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La notizia di questa sera ci porta nuovamente in Inghilterra dove, ancora una volta, sport e omofobia vanno a braccetto.
Infatti, durante la partita di Premier League tra il Leeds United e il Crystal Palace sono stati rivolti, dai sostenitori di casa del Leeds, cori omofobi nei confronti di Conor Gallagher “reo” di aver promosso la campagna Rainbow Laces della Premier League contro l’omofobia (con emblemi che costellavano Elland Road e con il capitano dei Leeds United che indossava la fascia a supporto di questa campagna).
Il club di casa ha un gruppo di sostenitori LGBT+, Marching Out Together, e il mese scorso ha pubblicato un video che esortava i fan ad astenersi dai cori bigotti prima delle partite col Tottenham e il Brighton.
Un portavoce del club ha dichiarato:
“Nel complesso il supporto dei tifosi del Leeds United alla partita contro il Crystal Palace è stato magnifico. Tuttavia, siamo a conoscenza di un coro omofobo rivolto a un giocatore del Crystal Palace e vogliamo essere molto chiari sul fatto che questo sia inaccettabile. Continueremo a lavorare a stretto contatto con Marching Out Together e tutti i nostri gruppi di tifosi per assicurarci di fare tutto ciò che è in nostro potere per sradicare l’omofobia e qualsiasi altra forma di discriminazione dalla nostra squadra di calcio".
Un portavoce di Marching Out Together ha dichiarato che tutto il consiglio di amministrazione e lo staff tecnico indossavano i propri badge e sul proprio sito il club ha promosso la campagna Rainbow Laces. È certamente deplorevole sentirlo, ma il potere messaggio di sostegno all’uguaglianza del club ha risuonato molto più forte in una notte in cui abbiamo potuto celebrare le cose che stanno cambiando in meglio nel calcio quando si tratta di inclusione LGBT+.
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