Confessione shock di una stella della Premier League

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Questa sera ritorno a parlare di omosessualità nel calcio, un tabù che bisogna abbattere e per farlo se ne deve parlare.
Ve ne parlerò attraverso uno sfogo di una stella del calcio inglese fatto alla giornalista Amal Fashanu, attivista per i diritti Lgbt nel mondo dello sport e per il Sun.
In questa confessione il calciatore ha dichiarato di essere in terapie per sopportare lo stress emotivo cui è quotidianamente sottoposto, a causa dell’omofobia che resta un fattore importante nel mondo del calcio. Stress che lo porta a giocare sentendosi gli occhi dei tifosi addosso e riflettendo a cosa pensano di lui.

“Nel 2021 dovrei essere libero di dire a tutti chi sono, ma molti tifosi negli spalti sono ancora convinti di essere negli anni ’80. Voglio aprirmi con le persone, sono orgoglioso di quel che sono, ma se lo faccio verrò crocifisso. Quando gioco, sento come se possano indovinarlo e giudicarmi. O mi chiedo se lo possano cpire dagli abiti che indosso fuori dal campo. Tutto questo a livello mentale ha avuto un effetto terribile su di me, è terrificante”.

Queste parole devono farci riflettere, perché l’omofobia non è soltanto essere insultato o subire violenze fisiche, l’omofobia è quell’insicurezza, quella paura di non essere accettato che porta a nascondersi, a sentirsi inadeguato e proprio come ha affermato il calciatore, a sentirsi gli occhi addosso anche quando non li si ha.
Perciò dico che il tabù dell’omosessualità bisogna essere abbattuto, perché una persona deve viversi la sua passione con gioia e con le emozioni che porta, e no con la paura.

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