CasaPound illumina il Tempio d'Apollo per "riaccendere l'identità"

Buongiorno miei cari lettori

Un paio di giorni fa alcuni militanti di CasaPound hanno acceso i riflettori sul Tempio d’Apollo, illuminando il monumento dorico con un gruppo elettrogeno e di fari.
Da settimane la città si sta sottoponendo per volontà del sindaco e della sua Giunta, ormai padroni assoluti di Siracusa, anche per l’assenza forzata del Consiglio Comunale sciolto più di un anno fa, a una sorta di gioco dei colori. Su tutte le strisce arcobaleno maldestramente poste in piazza della Repubblica e che vorrebbero segnalare ed “esaltare” gli spazi ludici per i bambini, ma che di fatto sono un pugno nell’occhio nel concetto di arredo urbano e uno allo stomaco per ciò che storicamente Siracusa rappresenta. Che l’arcobaleno e i suoi colori, adottati ormai esclusivamente dal pianeta Lgbt, siano l’unica combinazione gradita ai politicamente corretti, con la strisciante e fastidiosa giustificazione di rendere le città a misura di bambino, l’amministrazione Italia scorda, volutamente, i luoghi storici, i simboli di Siracusa lasciati miseramente al loro destino. Il Tempio d’Apollo è uno dei tanti tesori della nostra città, è il monumento che da il benvenuto ai visitatori che arrivano nell’Isola d’Ortigia, il cuore aretuseo. Ecco perché lo abbiamo illuminato: ecco perché vorremmo che invece di imbrattare Piazza della Repubblica, il Sindaco Italia riportasse la luce nei luoghi in cui si respira e si vede la nostra storia millenaria. Tanti ancora i turisti che affollano le città siciliane e che già al calar della sera sono impossibilitati a godere delle bellezze e delle peculiarità, in questo caso di Siracusa. Apollo dio greco della musica, dell’armonia, della profezia e della saggezza magari potesse instillare buon senso anche a chi questa città la sta facendo precipitare nel buio pesto del pensiero unico”.

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