360°NewsGay: "Prayers for Bobby"


Buon pomeriggio e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata al cinema LGBT+.





Oggi vi consiglio “Prayers for Bobby”, un film per la televisione del 2009 diretto da Russel Mulcahy, trasmesso per la prima volta dall’emittente via cavo LifeTime il 24 gennaio 2009.
Il film è basato sul libro “Prayers for Bobby: A Mother’s Coming to Terms with Suicide of Her Gay Son”scritto dal giornalista ed attivista Leroy F. Aarons, in cui è raccontata la storia vera di Mary Griffith e del suo percorso verso una più consapevole comprensione dell’omosessualità dopo il suicidio dell’amato figlio Bobby.









TRAMA: Mary Griffith è una devota cristiana che alleva i suoi figli con gli insegnamenti conservatori della Chiesa presbiteriana. Tuttavia, quando suo figlio Bobby confida al fratello maggiore che sospetta di essere gay, la vita cambia per tutta la famiglia dopo che il fratello confida il segreto ai suoi preoccupato per l’incolumità di Bobby dopo un tentativo di suicidio. Purtroppo, se il padre ed i fratelli non sembrano preoccupati per la sua omosessualità, Mary crede che Dio possa “curare” Bobby. Lo porta da uno psichiatra e convince Bobby a pregare di più e cercare conforto nelle attività della Chiesa nella speranza di riportarlo sulla retta via. Disperato per riottenere l’approvazione della madre, Bobby fa quello che gli viene richiesto, ma la disapprovazione delle Chiesa per l’omosessualità e i tentativi della madre di sopprimere i suoi comportamenti in pubblico lo portano a crescere sempre più complessato e depresso.
Bobby decide quindi di trasferirsi con la cugina ad Oregon, qui conosce David, ma Mary continua a non approvare il comportamento del figlio e ossessionato dalle sue parole, e vedendo anche David con un altro uomo, Bobby è sempre più depresso e disgustato di sé. Il senso di colpa per non essere il figlio “perfetto” aumenta e una notte si lascia cadere giù da un viadotto autostradale, venendo schiacciato da un camion che passava in quel momento, che lo uccide all’istante.
Di fronte a questa tragedia Mary comincia a mettere in discussione se stessa e la sua interpretazione della Scrittura, che la porta lentamente ad avvicinarsi alla comunità gay. Comincia a frequentare incontri della comunità gay presso una parrocchia che anche Bobby aveva frequentato ed il reverendo la convince a partecipare ad una riunione di genitori, famiglie e amici di gay e lesbiche (PFLAG).
Inizia a essere sostenitrice dei diritti gay e improvvisa un emozionante discorso in una riunione del consiglio comunale a sostegno di una giornata della Libertà Gay, ma la misura viene respinta e Mary decide di portare la PFLAG a manifestare in una parata del gay pride, dove nota un ragazzo assomigliante a Bobby, si avvicina, lo abbraccia e accetta finalmente la morte del figlio e di doversi impegnare a lavorare per i diritti LGBT.





A tutti i Bobby e le Jane la’ fuori vi dico queste parole, come se le dicessi ai miei cari figli: vi prego, non rinunciate alla speranza nella vita o in voi stessi. Voi per me siete molto speciali. Sto lavorando duramente per far diventare questo mondo un posto migliore e più sicuro in cui vivere. Promettetemi che continuerete a provare. Bobby ha rinunciato all’amore, spero che voi non lo facciate”. Mary Griffith





La regia di Prayer for Bobby è stata affidata a Russel Mulcahy e la sceneggiatura a Katie Ford, prendendo spunto come abbiamo detto dal libro di Leroy F. Aarons.
Tra i protagonisti di questo bellissimo film troviamo:
Sigourney Weaver: Mary Griffith
Henry Czerny: Robert Griffith
•Ryan Kelley: Bobby Griffith
•Austin Nichols: Ed Griffith
•Dan Butler: reverendo Whitsell
Carl Schroeder: Joy Griffith
•Scott Bailey: David
Rebecca Louise Miller: Jannette
La casa di produzione:
Once Upon a Times Films
•Ltd.
Permut Presentations
•Sladek Taaffe Productions





Che dire un film che vi, ci farà riflettere sul controverso rapporto FAMIGLIA, OMOSESSUALITÁ e CHIESA, che spesso porta ragazzi e ragazze a non avere il coraggio di essere se stessi per non deludere la propria famiglia, che è per la stragrande maggioranza credente, e che vede nell’omosessualità il peccato, la malattia, un motivo di vergogna.





360°NewsGay vi da appuntamento a martedì prossimo per un nuovo appuntamento con il cinema LGBT+.
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