Buongiorno miei cari lettori con le notizie di 360°NewsGay.
È scontro aperto tra Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle sull’Asti Pride dopo le polemiche rivolte, dagli organizzatori dell’evento, all’amministrazione di centro destra.
“Ci sono argomenti che poco importano alla cittadinanza ma che trovano molto spazio sui giornali e uno di questi è l’Asti Pride, molto capace a travestirsi da vittima. Il problema non è la manifestazione in sé. Perché tutti sono liberi di manifestare, il non senso è il patrocinio che non può essere dato a una manifestazione che porta avanti un’ideologia, quella gender, che nulla ha a che fare con la lotta alle discriminazioni ma che anzi ne porta avanti delle nuove, utero in affitto e terapie ormonali ai minori in primis. Il patrocinio sarebbe solo una facciata e sarebbe figlio della sudditanza culturale e per evitare di essere additati come omofobi. Segnaliamo che il centrosinistra pare compatto nell’adesione all’Asti Pride e questo lo vediamo poco serio da parte dell’area cattolica di sinistra che ha come noi l’idea che siano insensate la pratica dell’utero in affitto, delle cure ormonali ai minori o l’identità di genere a giornaliero capriccio”. Così Marcello Coppo vicesindaco di Asti.
Non si fa attendere la presa di posizione del Movimento 5 Stelle che replica attraverso Sarah Disabato capogruppo regionale M5S Piemonte.
“Siamo stufi di sentire simili accuse, totalmente infondate. Il Pride è una manifestazione che serve a ricordare che, ancora oggi, un elevato numero di persone non gode di pari diritti a causa dell’orientamento sessuale, del genere e identità di genere, dando vita a discriminazioni e violenza. Le dichiarazioni del vicesindaco stridono inoltre con quanto affermato a luglio 2018 dall’attuale primo cittadino, che espresse il desiderio di accogliere l’iniziativa ad Asti. Due pensieri esattamente all’opposto. È evidente quanto su certi temi la coalizione di centrodestra continui a essere divisa e confusa”.
360°NewsGay vi dà appuntamento a domani con nuove notizie provenienti dall’Italia e dal mondo.
Commenti
Posta un commento