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Dopo aver subito la tagliola (procedura che impedisce di prendere in esame gli articoli di un disegno di legge) da parte di Lega e Fratelli d’Italia, dal 27 aprile potrà essere nuovamente proposto il ddl Zan. Ma ci sono speranze per una nuova battaglia? Leggiamo le parole del deputato Alessandro Zan.
“Riprende la battaglia contro l’omotransfobia: ripresentiamo il ddl Zan mercoledì prossimo in Senato. L’ultima immagine è quella dell’applauso sgangherato e violento delle destre, da ultrà dello stadio, che ha fatto il giro del mondo, facendoci quasi vergognare di essere italiani. Il 27 aprile scade l’embargo di sei mesi previsto a Palazzo Madama dopo la tagliola ed io e il Pd ci prepariamo per farci avanti di nuovo”.
Ricordiamo un attimo cosa prevede il disegno di legge andando nel dettaglio il testo prevede:
- L'estensione dei reati d’odio con l’aggiunta dell’omofobia che avrebbe previsto la reclusione di 18 mesi o una multa fino a 6 mila euro, per chi commette o istiga a commettere violenza c’è una reclusione da 6 mesi a 4 anni.
-Clausola salva idee è la libera espressioni di opinioni e di condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte.
-Il 17 maggio divenisse la giornata nazionale contro l’omolesbobitransfobia e che si dedicasse alla promozione, anche nelle scuole, del rispetto e dell’inclusione per contrastare i pregiudizi e le discriminazioni.
Questo è ciò che prevedeva e prevederà il ddl Zan, quindi nessuna modifica del testo e nessuna sottomissione alle destre, per adesso… battaglia già persa?
360°NewsGay vi dà appuntamento a lunedì prossimo con nuove notizie provenienti dall’Italia e dal mondo.
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