Le donne transgender ucraine costrette ad imbracciare le armi solo per avere documenti maschili

Buonasera con le notizie di 360°NewsGay provenienti dal mondo.

In queste ultime settimane l’Ucraina è decisamente il centro del mondo e le storie delle realtà lgbt ucraine fa capire come sia difficile essere se stessi.
Realtà come quella transgender che si sta decisamente complicando, come dichiarato a Adnkronos Olga Shevchenko, la storica attivista ucraina per i diritti umani e a capo di ‘Insight’, nonché rappresentante europea di Ilga World.

Tentano di fuggire dalla guerra ma vengono respinte indietro al confine ucraino perché sul passaporto c’è scritto maschio e per la legge marziale in vigore sono costrette a imbracciare le armi. Questa notizia rende ancor più urgente aiutare le associazioni Lgtbi che ancora operano in Ucraina con grande determinazione e coraggio. È importante però fare chiarezza su una cosa, Insight ha collaborato con il ministero della Salute e abbiamo cambiato la procedura, quindi dal 2016 devono essere ottenute le diagnosi psichiatriche. Ma non è più necessario un intervento chirurgico. Abbiamo formato molti medici sulle questioni trans il 16 regioni dell’Ucraina e forniamo alle persone trans il pieno supporto legale durante il percorso di transizione. È importante dare un’immagine accurata della realtà delle cose in Ucraina per non danneggiare ulteriormente le minoranze di quel paese”.

360°NewsGay vi dà appuntamento a lunedì con nuove notizie provenienti dall’Italia e dal mondo.
Domani non perdetevi la rubrica dedicata ai libri non a tema LGBT+.

Commenti