360°NewsGay: "Il Mezzogatto"

Buon sabato miei cari lettori e benvenuti all’appuntamento dedicato ai libri non a tema LGBT+ che ho letto.

Oggi vi consiglio: “Il Mezzogatto” romanzo di Cino Boccazzi edito da Bompiani.
TRAMA: Il Mezzogatto è un romanzo fantasmagorico, stralunato, splendidamente incongruo e deforme. Per metà favoloso e per metà satirico, è anzi, più che un romanzo nel senso corrente del termine, una specie di “comica2 dei tempi del cinema muto: piena di imprevisti, di iperboli, di catastrofi e di allucinazioni. 
Chi è il Mezzogatto? È un inedito animale araldico: se il gattopardo o il leone rampante significano potenza e vittoria, questa nuova bestia, costituita dalla sola parte posteriore di un gatto, significa derisione, fallimento, sconfitta, e in particolare sconfitta militare. Il Mezzogatto è insomma un simbolo araldico jettatorio che circola perfidamente tra di noi. 
Infatti domina spavaldamente la vicenda: dapprima la vicenda dell’infanzia dei due fratelli Daròn e Trillòn, nati in Val d’Aosta e portati a vivere in una riconoscibilissima cittadina veneta negli anni del fascismo da una madre folle e da un padre blandamente ebete. C’è un’oca che veglia sulla famiglia, c’è una vacca di nome Vachèn che prende parte ai suoi riti dissennati e balla volentieri, c’è un numero incredibile di zii, di zie, di generali, di battaglie, di spettri, di apparizioni (persino, incombente, il minaccioso sedere del demonio);  c’è una profonda tendenza di tutte le cose ad andare in pezzi e a saltar per aria e una tendenza innata in tutte le persone a trasformarsi in bestie…
Secondo troncone della vicenda: trent’anni dopo.
La vita passa, i bambini si fanno adulti, lo sguardo più distaccato. Ma le cose non si fanno molto più “serie”, questa tendenza delle cose e delle persone non è meno violenta e la vita della piccola città gonfia di perbenismo, di veleni, di perfidissimi vizi, continua ad apparire come una “danza in cui s’intrecciano le cadenze di dame, preti, onorevoli, cani, monache, uccelli, dromedari e cammelli, galline e lettori…”.
L’irrisorio, il risibile, il grottesco (come nei disegni di Grandville), il “bestiale” abitano profondamente le vicende e i personaggi di Boccazzi; sono la sostanza stessa della sua immaginazione, che, nella sua inarrestabile vitalità, è l’esatto contrario della disposizione retorica.

360°NewsGay vi dà appuntamento a sabato prossimo con un nuovo libro non a tema LGBT, mentre domani non perdetevi la rubrica di Viaggiando a 360°.

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