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La notizia di questa sera arriva, ancora una volta, dal centro del mondo cioè dall’Ucraina.
“Quello che possiamo vedere ora in Ucraina è la durissima invasione dell’esercito russo da tutti i lati dell’Ucraina. Lo possiamo dire perché abbiamo le nostre 11 filiali regioni. Tutti ci raccontano di un pesante bombardamento in corso. Non sappiamo ancora il bilancio delle vittime. Abbiamo anche lanciato la linea di supporto nei nostri social media per quelle persone che hanno bisogno di ricevere il supporto psicologico in questo momento. Quindi ora stiamo cercando di aiutare le persone di fare tutto ciò che possiamo fare. Adesso mi trovo a Kiev, sento le esplosioni, quindi non è affatto sicuro. Vediamo che le forze armate russe abbastanza vicine adesso, quindi praticamente nessuno ancora sa cosa succederà nel prossimo futuro sarà nel prossimo tempo, ma continuiamo ancora a lavorare e cerchiamo di capire se ci sarà un’occupazione russa in Ucraina”.
A parlare è Olena Ševčenko, attivista per i diritti civili residente a Kiev, che nel 2008 ha fondato Insight una delle principali associazioni LGBT+. A tal proposito l’attivista fa una previsione su ciò che potrebbe accadere se l’Ucraina dovesse cadere.
“Le persone LGBT+ saranno le prime ad andare nelle carceri e torturate a causa del mondo russo e la questione dei valori tradizionali russi. Quindi capiamo che non è possibile per molte persone delle comunità rimanere al loro posto. Quindi ora abbiamo un corridoio, un elenco di evacuazione per chi vuole andare da qualche parte, nella parte più occidentale dell’Ucraina o anche più lontano”.
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