Trovati sull'autostrada i resti di una coppia lesbica

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La storia di questa sera arriva da Juarez (Messico), dove giovedì sono scesi in strada attivisti LGBT e per i diritti delle donne per chiedere risposte sull’omicidio di una coppia lesbica avvenuto domenica scorsa.
Gli investigatori della polizia di stato di Chihuahua affermano che Noehemi Medina, 28 anni, e Tania Julissa Martinez, anche lei 28enne, sono state uccise a colpi di arma da fuoco e i loro corpi sono stati seviziati, smembrati, messi in sacchetti di plastica e sparsi lungo l’autostrada Juarez-Poverir.

Gli attivisti hanno detto che Medina e Martinez si erano sposate l’anno scorso e stavano crescendo insieme i figli di Medina. 
Le prime notizie di Juarez dicevano che le donne provenivano da El Paso, ma giovedì funzionari della polizia statale hanno dettoa Border Report che Medina fosse originaria di Juarez e Martinez di El Sauzal Chihuahua.

Le autorità sono cieche di fronte a ciò che sta accadendo. Oltre alla violenza diffusa dal traffico di droga, c’è anche la violenza contro le persone LGBT in quanto omosessuali”, ha affermato Miguel Angel Jacome, che ha partecipato alla protesta di giovedì davanti all’edificio della polizia di stato a Juarez e allamarcia che ne è seguita.

Durante questa protesta i manifestanti, oltre ad avere bandiere arcobaleno e un grande striscione viola, tenevano in alto cartelli che dicevano: “Ci scusiamo per l’inconveniente ma veniamo uccisi”, “Non voglio sentirmi coraggioso ad uscire, voglio sentirmi al sicuro”, “Vogliamo essere vivi, liberi e senza paura”.
Infine chiedono la fine della violenza e che le autorita adempiano al loro dovere di garantire la sicurezza di tutti i cittadini, compresa la comunità LGBT+.

Negli ultimi tre anni sono state uccise a Juarez ben 500 donne, 172 solo lo scorso anno, e la polizia messicana dice che sono legati alla droga, ma gli attivisti non la pensano così.

Giovedì, il procuratore generale di Chihuahua Roberto Fierro ha affermato che l’omicidio della coppia non è stato un crimine d’odio, ma ha anche affermato che la giustizia si applica equamente a tutti e che hanno fatto  molti progressi in questa indagine, seguendo diverse piste confermando che non si sia trattato di crimine d’odio.

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