Maya De Leo: "Insegno storia dell'omosessualità per fornire gli strumenti per annientare le etichette"

Buongiorno miei cari lettori e buon inizio settimana.

Se in Polonia è stato approvato un decreto legge che vieterà l’insegnamento di tematiche LGBT+, in Italia c’è dal 2018 l’unico corso universitario dedicato a un approfondimento storico dell’omosessualità. A parlarne è Maya De Leo
Purtroppo anche nel nostro Paese, spesso c’è reticenza nel proporre gli studi di genere nell’ambito scolastico e accademico, ma è importante incentivare le occasioni di approfondimento delle tematiche multidisciplinari che ruotano attorno al mondo Lgbt+ per fornire ai ragazzi una lente d’ingrandimento attraverso cui leggere le sfumature della realtà e decodificare disarmonie e oppressioni che investono l’intera comunità.
Il Ddl Zan, per esempio, ci ha mostrato come i temi Lgbt+ sono balzati all’attenzione dell’opinione pubblica, ma la bocciatura ci conferma che, purtroppo, sono utilizzati come strumenti di polarizzazione politica e non di difesa dei diritti.
La percezione dell’omosessualità, dei generi e della condotta sessuale è un processo in continuo cambiamento, che non rappresenta mai la storia di una minoranza avulsa dal contesto sociale e la parole queer, che in inglese significa strano e bizzarro, era utilizzata come insulto omotransfobico, ma sul finire degli anni ’80 è stata rivendicata dalla comunità Lgbt per autodefinirsi con orgoglio. 
La centralità acquisita dalla comunità Lgbt+ nel dibattito pubblico non rappresenta un punto d’arrivo, bensì un nuovo inizio per assicurare maggiore conoscenza storica sul tema e fornire gli strumenti adeguati per annientare etichette e stigma che non hanno più ragione di esistere in una società in cui, soprattutto, i giovani stanno conquistando la libertà di autodeterminare la propria identità”.

360°NewsGay vi dà appuntamento a domani con nuove notizie provenienti dall’Italia, mentre nel pomeriggio non perdetevi la rubrica dedicata ai libri LGBT+.

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