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La notizia di questa sera arriva da Israele dove, scendo Channel 13, la polizia sta pensando di ritirare le accuse i aggressione sessuale contro lo sceneggiatore e produttore, nonché uno dei più importanti attivisti per i diritti LGBT in Israele, Gal Uchovsky.
La polizia ha aperto un’indagine su Uchovsky lo scorso novembre dopo che l’emittente pubblica Kan ha pubblicato testimonianze di uomini che affermavano di aver subito violenze sessuali dall’attivista.
Dopo le denunce subite Uchovsky, oltre a scusarsi, si dimise da Presidente di Israel Gay Youth, e tramite un post su Facebook non ha mai negato di aver avuto rapporti sessuali con i due accusatori, ma ha affermato che non intendeva assolutamente fare del male a nessuno.
Il primo accusatore affermò che Uchovsky circa un anno e mezzo fa, durante un incontro sessuale prestabilito, andò oltre al semplice rapporto.
Il secondo accusatore affermò che durante un incontro di lavoro con Uchovsky, l’attivista improvvisamente gli balzò addosso iniziando a baciarlo.
“Ho cercato di spingerlo via. Si è buttato su di me nonostante io non volessi, fino a quando non ha finito”.
Il terzo era un praticante olistico che sosteneva che Uchovsky lo avesse aggredito durante una sessione di trattamento 14 anni fa, quando quest’ultimo cercò di toccarlo sessualmente contro la sua volontà.
“Gli ho detto, ‘Basta, basta’”.
Ha spiegato, inoltre, che si è fatto avanti solo dopo 14 anni perché si sentiva obbligato dopo aver visto il rapporto Kan.
Una mano nelle indagine è stata data anche da Channel 13, la quale ha messo su un’intervista con Uchovsky, gli accusatori e un confronto tra le parti. Grazie a questi confronti, la polizia ha ritenuto che in due casi non vi fosse alcun comportamento criminale da parte di Uchovsky, mentre il terzo caso, avvenuto circa 14 anni fa, era scaduto e quindi andato in prescrizione.
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Domani non perdetevi l’appuntamento con la rubrica dedicata ai libri non a tema LGBT che ho letto.
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