Buongiorno miei cari lettori.
Dopo le parole del senatore leghista, Simone Pillon, contrariato per la scelta di portare sul palco dell’Ariston come co-conduttrice Drussilla Foer, arriva prontamente la risposta dell’artista nel corso di “Parola di Dru”, segmento settimanale all’interno di “Facciamo finta che” condotto da Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri, che va in onda su Radio 101.
“Sanremo è un palco che coinvolge emotivamente. Un po’ come i mondiali, perché noi siamo una nazione che ha bisogno di sentirsi aggregata da qualcosa: da un avvenimento, dallo sport. Fa piacere sentirsi parte di una nazione che in fondo è nata recentemente. E poi qualcuno sul patibolo ti mette anche in modo piuttosto goffo, poco interessante. Come avrete notato io non mi sono mai esposta per niente. A me in generale non piace voler definire qualcosa con un nome perché tutti noi siamo molte cose. Il mio caso è un pochino più complicato e poi non so cosa voglia dire il babbo normale di famiglia. Quello che non mi piace è che un pensiero mio debba sostituire il tuo. Mettete Drusilla Foer e un padre di famiglia, non mettere alcune persone al posto di altre”.
Risposta da persona intelligente la quale è, perché il punto è proprio questo, non è che si vuole un padre di famiglia sul palco con Drusilla Foer (che poi c’è Amadeus che fino a prova contraria è padre) ma è semplicemente non volere Drusilla Foer.
360°NewsGay vi dà appuntamento a lunedì prossimo con nuove notizie provenienti dall’Italia, mentre nel pomeriggio non perdetevi la rubrica dedicata al mondo degli otaku.
Commenti
Posta un commento