Buongiorno miei cari lettori
Sta facendo discutere in tutta Europa la proposta di legge, che si sta discutendo in Belgio, che vorrebbe togliere l’indicazione del sesso, o genere, dai documenti d’identità. L’obiettivo dei firmatari è di rendere i documenti ufficiali più inclusivi rispetto alla tematica riguardante il gender-fluid, e si pensa di aggiungere una X alle indicazioni dei sessi maschile e femminile o togliere direttamente l’indicazione di genere. Una decisione che sta ricevendo critiche anche dall’Italia.
Tra questi troviamo la giornalista Maria Giovanna Maglie, la quale reputa questa idea come “l’ultimo tassello di un processo più ampio che mira a fomentare la deriva iper-progressista. Deriva che va contrastata dalla maggioranza, la quale dovrebbe imporre la linea del rispetto dell’Occidente, della sua storia, della sua identità e della sua tradizione”. Per la giornalista se la maggioranza affronta queste questioni con passività, diventa complice e rende le vittime consenzienti rispetto ai “carnefici” che porterebbe alla distruzione della nostra storia e annovera diverse iniziative che porterebbero a questa distruzione: l’idea del gender-fluid, il tentativo di abolire il Natale, il tentativo di abolire Maria e Giovanni, il tentativo di abolire il ‘Buon Natale’. Poi conclude parlando dell’utero in affitto (che ripetiamo si chiama Gestazione per Altri) che lo considera uno scandalo perché, secondo la sua opinione e quelli che reputano questa pratica abominevole, i bambini vengono trattati come prodotti.
Chi è a favore di questa proposta legge è Vladimir Luxuria dichiara a Adnkronos che:
“Quando compilo l’F24 per pagare le tasse si richiede, oltre a nome e cognome, di barrare la casella M o F, ed io mi chiedo cosa importa all’Agenzia delle Entrare se sono maschio o femmina. Questa pratica poi accade già con la patente, dove non c’è l’indicazione maschio-femmina, e fanno fede solo il nome e cognome, quindi allo stesso modo potrebbe accadere per la carta di identità".
Per la responsabile nazionale di “Diritti e Libertà” di Sinistra Italiana e attivista LGBT Marilena Grassadonia, questa è sicuramente una proposta interessante che mette in luce il cambiamento in atto.
Per Mario Adinolfi, invece, la proposta di legge è “una tentazione che vuole ribaltare le tavole della verità trasformando il falso in vero ed è molto preoccupante. Cancellando il sesso dalle carte d’identità non si fa altro che eliminare l’identità reale di una persona. Insomma, una mascheratura”.
E voi, miei cari lettori, sareste favorevoli a questa proposta di legge?
360°NewsGay vi dà appuntamento a lunedì prossimo con nuove notizie provenienti dall’Italia e oggi pomeriggio con la rubrica dedicata al mondo dei videogames LGBT+.
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