Viaggiando a 360°: "Alla scoperta del Botswana"

Buona domenica miei cari lettori e benvenuti ad una nuova appassionate passeggiata con Viaggiando a 360° che questa settimana vi riporta in Europa andando alla scoperta del Botswana.

Il Botswana (conosciuto in Italia anche come Beciuania), ufficialmente Repubblica del Botswana, è uno Stato indipendente dell’Africa meridionale.
Il nome può essere approssimativamente tradotto come la “terra di coloro che parlano tswana”, ovvero “la terra del popolo tswana”.

Geograficamente il Botswana è piuttosto esteso (600.370kmq), è posto tra i meridiani 20° e 30° ed è attraversato dal Tropico del Capricorno. Esso confina a nord con la Namibia e lo Zimbabwe riuscendo a raggiungere lo Zambia per soli 150 metri, a est con lo Zimbabwe e in parte con il Sudafrica, a sud con il Sudafrica e a ovest con la Namibia. Dalla conformazione quadrangolare, il Botswana non riesce a raggiungere il mare che è raggiungibile a est seguendo il fiume Limpopo fino in Mozambico.
Il territorio è formato da un altopiano che mantiene un’altitudine sul livello del mare di circa 1000 metri. Circa il 70% del territorio è occupato dal deserto del Kalahari.
La rete idrografica è assai scarsa, però, presenta due bacini fluviali importanti: l’Okavango che è il secondo bacino più grande al mondo dopo quello del Niger, e il Limpopo che segna il confine con il Sudafrica.
CHOBE NATIONAL PARK
Con una superficie di 11.700kmq, il Chobe National Park è uno dei parchi più straordinari da vedere in Botswana. Famosa per le sue grandi concentrazioni di elefanti e bufali che ha portato alla rimozione della foresta fluviale che un tempo circondava il fiume Chobe. Qui troviamo anche ippopotami, giganteschi coccodrilli del Nilo, leoni, iene, zebre e antilopi. Il birdwatching sul fiume Chobe è spesso gratificante, con migliaia di anatre africane e pratincole dell’ala rossa.
DELTA DELL’OKAVANGO
Descritto come “il fiume che non incontra mai il mare” e Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, il fiume Okavango è sicuramente un luogo imperdibile. Scompare in un labirinto di lagune, caneli e isole ed è esteso per 15.000kmq. Un corso d’acqua che brulica di animali, ovviamente migliaia di uccelli, elefanti, zebre, bufali, gnu, giraffe, ippopotami e kudu, ma regala soprattutto stupendi tramonti.
Questo fiume ha attirato anche diverse popolazioni e infatti, intorno a questo fiume, vivono 5 diverse etnie. La Moremi Wildlife Reserve copre 3000kmq ed è nata per salvaguardare la fauna.
L’Okavango è il luogo anche per escursioni in barca a motore (il Mokoro una specie di gondola), walking safari ed il volo in elicottero.
MOREMI WILDLIFE RESERVE
È stata istituita nel 1965 per contenere le stragi della caccia di frodo ed è costituita da una delle zone in cui la fauna e la flora sono meglio conservate. In passato la riserva era territorio di cacca dei Batawana, una tribù che in seguito cedette alla Stato una parte dei propri territori affinché potessero divenire riserva protetta. Nella Riserva si trovano concessioni private date in gestione alle migliori compagnie, con direttive molto rigide.
Gli animali che possiamo trovare sono: leoni, leopardi, zebre, ippopotami, coccodrilli, impala, kudu, gnu, bisonti, aquile e diverse varietà di volatili.
Si può fare un emozionante safari, safari in barca o con le imbarcazioni locali, uscite con veicoli in 4x4 e passeggiate per entrare in contatto con la natura.
MAKGADIGADI PANS
Questa incantevole depressione salata è quel che rimane del gigantesco lago dove il fiume Okavango un tempo scorreva. Si estende per 6.500kmq di bacini, praterie e splendidi tratti di savana, costellata dal giallo della vegetazione secca, dagli gnu, i baobab. Ma in questo bacino desertico si radunano antilopi, leoni, iene, ghepardi, ippopotami e migliaia di uccelli. Qui non si può perdere il tramonto sul “pan”, sembra di stare sulla luna.
SAVUTE GAME RESERVE
La palude di Savute è il punto più profondo della depressione di Mababe ed è il solo luogo ad essersi riempito di acqua nella storia recente. Oggi la palude si è prosciugata ed attrae una vasta popolazione di animali, come iene e leoni. L’area selvaggia di Savute è parte del Parco Nazionale Chobe e confina con il Delta dell’Okavango. Vanta una delle più grandi concentrazioni di animali dell’Africa australe. Savute è conosciuto per il misterioso canele che scorre per 100 km dal fiume Chobe e porta acqua alla Mababe Depression creando una piccola palude.
KHWAI PRIVATE RESERVE
È una distesa di 200.000 ettari di natura incontaminata. Si trova appena a nord-est del Delta dell’Okavango, vicino alle due grandi riserve sopracitate. Gruppo di mopane che si spingono per lo spazio con foreste fluviali, boschi di acacia, pozze d’acqua stagionali e canali tortuosi che conducono al possente fiume Khwai.
Khwai era in precedenza una concessione di caccia ma un duro lavoro ha trasformato l’aria in una nota destinazione da safari. Ricca di predatori, il leopardo, il leone, il ghepardo e il cane selvatico. Centinaia di branchi di bufali che attraversano il paesaggio ed enormi branchi di elefanti, tronchi che oscillano e orecchie che sbattono. Infine, gli animali più piccoli: impala, babbuini che gridano dagli alberi, zibellini e antilopi ruggenti.
IL DESERTO DEL KALAHARI
Questo deserto ricopre ben due terzi del territorio del Botswana, con praterie e foreste di acacia. Questo territorio apparentemente inospitale è abitato da una fauna molto diversificata. 
Al termine della stagione delle piogge estive, il paesaggio si trasforma completamente in ampie pianure verdeggianti, il periodo migliore per gli avvistamenti di centinaia di animali come le antilopi saltanti, antilopi sudafricane, zebre e kudu, nonché predatori felini, leoni dalla criniera nera, leopardi e sciacalli.
La stagione secca (maggio-settembre) è un periodo in cui gli animali si radunano intorno alle poche pozze d’acqua. 
Il Central Kalahari è anche il punto dove ammirare l’affascinante Deception Valley: un’immensa area dove si crea il fenomeno dell’illusione che le conche di semplice argilla siano colme d’acqua, un vero miraggio, visibile maggiormente sorvolando il territorio.
Se pur d’incomparabile bellezza naturale, il Kalahari non sarebbe nulla senza la possibilità di incontrare la popolazione dei Boscimani locali: con la loro conoscenza del paesaggio, la loro capacità di sopravvivenza con uno stile leggendario in un ambiente in alcuni periodi inospitale.
VICTORIA FALLS
Chi fa un viaggio, abbiamo capito naturalistico, in Botswana non può assolutamente perdere una visita alle Victoria Falls, a nord del Botswana al confine con lo Zimbabwe.
Furono scoperte nel 1855 dal famoso esploratore scozzese Livingstone, che incantato da tanta bellezza, le chiamò Cascate Vittoria in onore della regina d’Inghilterra. Le popolazioni indigene le chiamano “Mosy oa Tunya” che significa “fumo tuonante”, nome che aiuta ad immaginare questa straordinaria meraviglia della natura. Il fiume Zambesi precipita in una profonda spaccatura, con un salto tra i 70 e i 100 metri, il boato è assordante e immense sono le nubi di vapore acqueo.
DIRITTI LGBT
In Botswana l’omosessualità è stata depenalizzata solamente nel 2019 e ovviamente è ancora molto lontano dal concedere la possibilità di unirsi civilmente, non ha leggi contro la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e non dà l’opportunità di adottare, ma è tra gli Stati africani più tolleranti ed è già un buon punto di partenza.

Viaggiando a 360° vi dà appuntamento a domenica prossima con una nuova meravigliosa meta e domani inizia una nuova settimana ricca di notizie provenienti dall’Italia e dal mondo, e tante rubriche.

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