L'attivista Badr Baabou aggredito brutalmente da due agenti di polizia

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La notizia di questa sera arriva dalla Tunisia che, quanto riportato da Human Rights Watch, ha visto due agenti di polizia attaccare brutalmente Badr Baabou, il direttore di un gruppo per i diritti LGBT con sede a Tunisi, aggressione che è avvenuta in un periodo in cui c’è un aumento di abusi contro gli attivisti LGBT da parte delle stesse forze dell’ordine.

“L’assalto a Badr Baabou, direttore dell’Associazione Damj, è stato un pericoloso tentativo di mettere a tacere lui e altri attivisti per i diritti LGBT. Le autorità tunisine dovrebbero rispondere con urgenza alla denuncia di Baabou, indagare sull’incidente e trattenere gli aggressori”, così Rasha Younes ricercatrice per i diritti LGBT presso Human Rights Watch.

La vittima di questa brutale violenza parla di quegli orribili attimi e di quello che gli agenti gli hanno detto mentre lo pestavano.

“Dopo che mi hanno spinto a terra e rubato i miei dispositivi, gli agenti di polizia mi hanno ripetutamente preso a pugni e calci. Uno mi ha messo lo stivale sul collo in modo che smettessi di urlare. Non riuscivo a respirare e uno degli uomini mi ha detto ‘noi siamo la polizia, questa è la pena per chi insulta la polizia e ci denuncia’”.

Il referto medico afferma che Baabou ha avuto una commozione cerebrale, lesioni al collo, alla gabbia toracica, agli occhi e al viso a causa dei ripetuti pugni e calci. Il medico ha detto che avrà bisogno di 15 giorni di monitoraggio a causa della gravità delle sue ferite, ma non solo ha ematomi multipli, un trauma da corpo contundente di 2-4 centimetri alla testa e alla fronte vicino all’occhio.

Devo ricordare che lo scorso gennaio, durante le proteste contro le privazioni economiche e la paralisi politica, le forze di sicurezza tunisine hanno ripetutamente individuato gli attivisti LGBT per maltrattamenti, inclusi arresti arbitrari, aggressioni fisiche, minacce di stupro e uccisione e rifiuto di accesso all’assistenza legale. La polizia hanno rivelato informazioni personali dei vari attivisti LGBT+.

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