Buongiorno miei cari lettori e quello di oggi è proprio un fulmine a ciel sereno.
Il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, chiederà ad Alessandro Zan di avere un confronto con le altre forze politiche per far approvare nel minor tempo possibile il testo tanto discusso sull’omotransfobia senza però intaccare i pilastri fondamentali del ddl. Questa richiesta sarebbe quindi un’apertura a modifiche che rischierebbero comunque di allungare nuovamente e ancor di più i tempi per l’approvazione, ma soprattutto si rischierebbe di non riuscire ad approvare il ddl prima della fine della legislatura.
Ci sono state diverse reazioni a questa apertura, ad esempio il senatore di FI Maurizio Gasparri non discute l’impianto teorico del testo ma è contro “l’indottrinamento scolastico, la persecuzione delle opinioni e l’autodichiarazione di appartenenza di genere”.
La Lega con Simone Pillon esulta, “ora anche Letta prende atto che il ddl Zan è impresentabile”
Italia Viva con Matteo Renzi “Se vogliamo che la legge passi, vanno cambiati i passaggi più delicati”.
Di tutt’altro avviso Movimento 5 Stelle che non vogliono una mediazione al ribasso.
Ovviamente chi è delusa da questa importante e inaspettata apertura, anche perché arriva dopo un’estate di vera e propria battaglia sul ddl Zan che a questo punto è stato solo usato per una questione elettorale, è Arcigay che con Gabriele Piazzoni, segretario generale dell’associazione, ha voluto far notare che con una solo modifica si ritornerebbe alla Camera con tutte le incertezze del caso, quindi non bisogna modificare nulla deve essere approvato così come è. Poi si pone una domanda:
“Viene poi da chiedere: quali forze politiche con cui il deputato Zan viene mandato a trattare? Letta ha per caso intenzione di far scrivere a Salvini la legge contro i crimini d’odio?”.
Che dire, forse non ci sono molte parole ma semplicemente una parola: CIRCO, il nostro Parlamento è un vero è proprio circo formato da semplici pagliacci.
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