Buongiorno miei cari lettori, anche se oggi di buon non c’è assolutamente nulla. Dopo la giornata di ieri, che ha visto la tagliola voluta dalla Lega e da FdI e il vergognoso voto segreto (154 voti favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti) portando all’affossamento del Ddl Zan, oggi non potevo non ritornare sull’argomento ma con le diverse reazioni a questo passo indietro della nostra società e della nostra civiltà.
Parto col padre del disegno di legge, Alessandro Zan, che così commenta durante una diretta social:
“Quello che è accaduto è gravissimo perché questa tagliola doveva avere i numeri per essere bocciata. I numeri c’erano, ma il problema è che una forza politica si è sfilata, Italia Viva, e ha iniziato a flirtare con i sovranisti, dicendo che i voti non c’erano al Senato e ci diceva che dovevamo trattare con il centrodestra. Una cosa che abbiamo guardato con sospetto visto che dal centrodestra nessuno ci chiedeva di trattare. Anzi, hanno detto: teniamo in piedi la taglialo, ma voi mediate pure. Come se si potesse mediare con una pistola puntata alla testa. Ci abbiamo visto giusto perché oggi i senatori a voto segreto hanno votato il provvedimento nascondendosi in modo vigliacco”.
Chi punta il dito contro Italia Viva e quindi contro Matteo Renzi è il rapper Fedez: “Si proclamava paladino dei diritti civili ed è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il Ddl Zan”.
Tramite il suo profilo Twitter il segretario del PD, Enrico Letta che ricordiamo ha chiesto a Zan di mediare con le forze politiche per provare a far approvare la legge, così scrive:
“Hanno voluto fermare il futuro. Hanno voluto riportare l’Italia indietro. Si, oggi hanno vinto loro e i loro inguacchi al Senato. Ma il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà. #DdlZan”.
Poi è il turno di Giuseppe Conte: “Questo voto registra un passo indietro del Parlamento rispetto alla maturità del Paese. E purtroppo c’è anche qualcuno che non ci ha messo la faccia, questo evidentemente la dice lunga sulla sensibilità verso i diritti civili”.
Monica Cirinnà: “Mi viene da vomitare”.
Simona Malpezzi, presidente dei senatori dem, commenta: “Oggi è una giornata triste. L’applauso di una parte del Senato conferma che la destra non ha mai voluto approvare una legge contro i crimini di odio e le discriminazioni. Ma quello che più colpisce è che chi diceva di voler discutere di diritti ha oggi imposto il voto segreto, decidendo di affossare una legge che tutelava i diritti delle persone”.
Francesco Boccia: “Trova le differenze – 1. Salvini, su Ddl Zan sconfitta arroganza PD e M5s; 2.Faraone, arroganza Letta e divisioni M5s hanno fatto saltare legge. Spero solo che di fronte allo specchio e alla propria coscienza provino un po’ di vergogna”.
Alessia Morani: “Meloni e Salvini che esultano per l’affossamento della legge Zan sono lontani anni luce dal paese reale. Dopo avere lisciato il pelo i NoVax ora si dedicano agli omofobi. Che vergogna per il nostro paese, ultimo in Europa a non avere una legge contro l’omotransfobia”.
Elio Vito, deputato di FI che nei giorni scorsi ha chiesto al proprio partito di schierarsi a favore del Ddl Zan, ha descritto ciò che è accaduto in Senato con le parole “vergognoso, schifoso ed ignobili”.
Non potevano mancare le parole di Chiara Ferragni che in questi due anni è stata sempre in prima fila:
“Siamo governati da pagliacci senza palle. E queste persone che dovrebbero tutelare i nostri diritti esultano così quando viene affossato il Ddl Zan. Schifo!”.
Ma anche di Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi: “Provo profonda tristezza. La sinistra che fallisce, la destra omofoba e violenta che perde ovunque quando sono gli italiani a decidere ma che, purtroppo, continua a dettare la linea politica. Oggi alcuni senatori sghignazzavano e applaudivano il proprio trionfo, quasi come se fosse una testimonianza di virilità. Li ho trovati imbarazzanti e soprattutto beffardi sulla pelle delle vittime dell’omofobia”.
Forse quello che sta facendo male di più è proprio quella orribile esultanza, che avrà fatto piacere a chi quei pagliacci li vota e mi rivolgo soprattutto ai molti della comunità LGBT+ che durante la campagna elettorale li ha sostenuti.
L’unica speranza è che alle prossime elezioni le destre e Italia Viva siano fatte fuori dal punto di vista dei numeri, perché con molta probabilità solo così avremo speranze per un nuovo tentativo.
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