Aiutiamo Nemat Sadat a far scappare gli afgani omosessuali dal proprio paese

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La notizia di questa sera arriva da San Diego, dove un attivista locale di origini afghane, Nemat Sadat, nel giorno in cui i talebani hanno ripreso il controllo dell’Afghanistan ha capito che le cose sarebbero peggiorate e che doveva assolutamente fare qualcosa.
La prima cosa è stata compilare un elenco di circa 500 persone che sta già iniziando ad aiutare per farle scappare dal Paese. Questo perché i talebani, dopo che i propri giudici hanno chiesto l’uccisione delle persone omosessuali, hanno iniziato a cercare porta a porta.  Sadat sa che alcune persone sono scomparse o sono state uccise, mentre altre sono state picchiate, tra cui tante persone transgender.
“Sono stati picchiati quasi a morte. Hanno avuto bisogno di cure mediche”.
Infatti, in una foto pubblicata dallo stesso Sadat di un ragazzo gay che l’ha contattato, a cui è stata data una scelta, si nota chiaramente una mano bendata ed insanguinata.
“Se vuoi una morte lenta pugnalati la mano, se vuoi una morte rapida ti spariamo a bruciapelo”.
Il ragazzo è stato pugnalato, portato in ospedale e poi fatto scomparire.

Questo è tra le 500 persone LGBT che Sadat, insieme a varie organizzazioni non profit internazionali, sta cercando a farli scappare dall’Afghanistan.

“Acquistare loro biglietti aerei, guidarli su come ottenere un visto adeguato e poi portarli in una casa sicura”. Questo è ciò che vorrebbe fare e che già ha fatto Sadat per 25 persone tra cui James che ha affermato di aver fatto un viaggio spaventoso oltre che nervoso.

Per aiutare Sadat in questa importantissima e delicata missione, è stata avviata una campagna Gofundme.

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