Viaggiando a 360°: "Alla scoperta del Bahrein"

Buona Domenica miei cari lettori e benvenuti all’appuntamento con la rubrica “Viaggiando a 360°” che vi porta alla scoperta del Bahrein.
Il Bahrein o Bahrain, ufficialmente Regno del Bahrein, è stato in precedenza un emirato, diventando regno nel 2002, costituito come monarchia istituzionale. Lo Stato è retto dalla famiglia reale Al Khalifa ed il re è Ahmad bin Isa al Khalifa, mentre il primo ministro è attualmente l’erede al trono, Salman bin Ahmad al Khalifa. Il Bahrein è un piccolo arcipelago situato nel Golfo Persico ed è composto da 33 isole, la più importante è Bahrein, insieme alle isole Sitrah e Muharraq. Si ricordano anche le piccole isole di Nabih Saleh, il penitenziario di Jidda, Umm al-Nasan e a sud-est troviamo l’arcipelago Hawar.
Il maggior rilievo è alto 122, mentre il resto delle isole è caratterizzato da pianure desertiche. 
A nord e ad est il Bahrein è bagnato dal Golfo Persico, mentre a Sud e ad Ovest dal Golfo del Bahrein. 
La capitale è Manama, l’arabo è la lingua ufficiale, sono diffusi fra gli immigrati l’hindi, l’urdu e il tagalog, la religione ufficiale è l’Islam. 

MUSEO NAZIONALE
Il museo nazionale è senza dubbio una delle prime tappe da fare. Come quasi tutti i siti di maggior interesse, il museo si trova a Manama, capitale del Regno, costruito alla fine degli anni ’80 e si estende su una superficie di circa 28,000 metri quadrati. Spazi espositivi grandi, ben organizzati e con didascalie in inglese ed arabo che consentono ai visitatori di maturare in poco tempo una visione collettive della millenaria cultura locale, antica cerniera dei traffici commerciali tra Mesopotamia e Oriente. Insomma un museo antico, ma con una architettura post moderna che consente una visita agevole al costo tutt’altro che proibitivo di 1 vhd, l’equivalente di 2,40 euro circa.
ROYAL CAMEL FARM
L’allevamento di cammelli della famiglia reale del Bahrein è di sicuro una delle attrazioni da visitare se avete figli al seguito, ma se non ne avete questi animali riescono a suscitare empatia ed affetto, occhio però a non avvicinarsi troppo. In genere, dopo un po’ che ci si trova sul posto, arriva uno dei tanti lavoratori dell’allevamento a spiegare come fare per accarezzare, fotografare e dar da mangiare a questi animali in tutta sicurezza, e se date una piccola mancia potrete cavalcarne uno. Il Janabiya Reale Camel Farm Bahrein è aperto al pubblico tutti i giorni per tutto il giorno con ingresso gratuito. Unica accortezza, lavare e disinfettare le mani subito dopo la visita. 
MOSCHEA AL FATEH 
Una volta a Manama, è impossibile non notare la moschea Al Fateh (da Ahmed al Fateh, capostipite della dinastia al Khalifa). Come quasi tutto in città, il gigantismo della struttura si impone all’attenzione dei turisti, che ogni anno sempre più numerosi scelgono di visitare il paese. Questa moschea ha una cupola in fibra di vetro, due minareti e gli elementi decorativi dell’interno (lampade in legno lavorato, un enorme lampadario di Swarowsky, tappeti) ne sono i simboli del benessere bahreinita, ed è punto di riferimento spirituale per tutti i musulmani del mondo. Infatti, essa è una delle moschee più grandi del pianeta e può arrivare ad ospitare più di 7000 fedeli e generalmente vengono organizzate visite guidate durante le quali bisogna avere un abbigliamento consono. Ad esempio, le donne devono indossare l’abaya, lungo camice nero di tessuto leggero che copre tutto il corpo tranne testa, piedi e mani, ed il velo; sia uomini che donne hanno l’obbligo di togliere le scarpe all’ingresso.
IL FORTE 
Qal’at al-Bahrein è una fortezza cinquecentesca costruita dai portoghesi, circondata da un fossato ed è una delle attrazioni principali nonché patrimonio dell’UNESCO. Uno dei consigli è quello di visitare le rovine sul far della sera per apprezzare il contrasto che c’è tra la parte antica della città, illuminata da rurali faretti e le luci iper moderne dei palazzi che definiscono lo skyline di Manama. 
PERLE E PREZIOSI IN BAHREIN 
La perla è uno dei simboli di Manama e del Bahrein. Una tradizione antichissima che ha accompagnato lo sviluppo del territorio, arrivando ad essere sotto tutela dell’UNESCO. Da vedere è il distretto dell’Isola di Muharraq con 17 edifici, tra magazzini, gioiellerie, residenze di mercati e l’immancabile moschea, tutti riconducibili alla lavorazione di questa gemma preziosa. 
NECROPOLI VILLAGGIO AL’AALI
Oltre 170.000 tombe, a tanto ammonta la gigantesca necropoli del villaggio di Al’aali. Un cimitero enorme, che è una testimonianza della misteriosa civiltà Dilmun.
Lo studio delle tombe, simile a collinette artificiali di diversa grandezza, ha consentito di ricostruire l’universo simbolico e culturale di questa civiltà dell’età del bronzo che era dedita a scambi commerciali. Molti importanti scavi sono stati trasferiti nel museo nazionale del Bahrein. 
BAHREIN WORLD TRADE CENTER
Due vele di 50 piani l’una, per 240 metri d’altezza collegate da tre pale eoliche del diametro di 29 metri ciascuna. Il Bahrein World Trade Center è il simbolo di modernità e sostenibilità di questo paese che sfrutta le enormi ricchezze garantite dai giacimenti petroliferi. L’edificio oltre ad essere l’esperimento più avanzato in fatto di sostenibilità ambientale è anche uno dei più grandi centri commerciali al mondo, che richiama diverse firme dell’alta moda. Insomma, architettura, design, lusso e tecnologia, questi sono i pilastri su cui si regge il grattacielo dello shopping made in Bahrein. 
THE LAGOON 
Un enorme centro commerciale nel cuore dell’isola Amwaj, fatto di negozi, bar, ristoranti. Boutiques e spazi all’aperto. Il deisgn e la posizione fronte mare rendono questo posto unico nel suo genere. 
CIRCUITO SAKHIR 
Dal 2004 in Bahrein fa tappa anche la Formula 1. Per ospitare il circuito automobilistico, il piccolo stato della penisola arabica non ha badato a spese, costruendo un’avveneristica pista in mezzo al deserto. Il circuito Sahkir spicca per spettacolarità e tecnologia e sin dalla prima edizione si è rivelato ostico per i piloti per, ad esempio, la sabbia sul manto stradale e la forte escursione termica fra il giorno e la sera, quando si disputa la corsa. Ci sono 3 curiosità: il primo Gran Premio del 2004 se lo è aggiudicato il campione tedesco Michael Schumacher; nel 2011 non si disputò a causa della primavera araba; diversamente dagli altri gran premi di formula 1, dove lo champagne è d’obbligo, in Bahrein è sostituito da quello arabo analcolico a causa del divieto degli alcolici. 
NIGHT LIFE
Il Bahrein è un centro affari cosmopolita con una vita notturna più libera e tollerante rispetto agli altri paesi della zona. Numerosi ristoranti e lounge bar dove mangiare, ascoltare musica e bere un drink sono spesso luoghi frequentati dai “cugini sauditi”, pronti ad attraversare il King Fahd Causeway, la famosa sopraelevata del re Fahd, che unisce i due stati. 
DIRITTI LGBT
Il Bahrein ha legalizzato l’omosessualità nel 1976. Alle forze dell’ordine e ai tribunali compete l’autorità di imporre multe o il carcere per qualsiasi attività omosessuale in cui vi siano implicati di 21 anni. Nel 2009 un segretario per i servizi educativi ha affermato, tra l’altro, che il ministero dell’istruzione non ha alcun dovere di affrontare le questioni legate alla sessualità e che i problemi emotivi dei bambini dovrebbero essere invece affrontati dai genitori, non spetta alla scuola compiere azioni in questa direzione e ha concluso dicendo che questo problema in realtà non esiste. Dal punto di vista dei diritti, oltre ad aver legalizzato l’attività e le relazioni omosessuali, c’è solo la parità dell’età di consenso, mentre per quanto riguarda gli altri diritti per adesso non ci sono sviluppi. 

Viaggiando a 360°” vi da appuntamento a Settembre con un nuovo viaggio alla scoperta di nuove favolose località.



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