"Sono state sette belve"

Buongiorno miei cari lettori, questa mattina ritorno, ahimè, a parlare di aggressione omofoba.

Quante volte abbiamo ascoltato, durante i TG, di molte donne che denunciavano le violenze subite solo dopo diverse settimane per paura e spesso per vergogna o semplicemente per non avere abbastanza coraggio per farlo.
Questo è successo anche ad un 34enne, che chiamerò Giorgio, di Torre Annunziata (NA) che ha avuto il coraggio di denunciare l’aggressione subita solo dopo diverse settimane, e l’ha fatto attraverso una lettera al quotidiano Metropolis.

“[…]ero nella mia macchina con un’amica. Mi ero fermato in uno spazio appena all’ingresso del Penniniello da via Settembrini. Stavamo chiacchierando, e non era nemmeno così tardi, appena le undici di sera quando siamo stati circondati da un branco di persone. Non ci hanno dato nemmeno il tempo di chiedere cosa volessero, hanno trascinato la mia dall’auto ma è riuscita a sfuggire. Anche io ho provato ad allontanarmi ma invano. Mi hanno bloccato le mani e chiuso con forza lo sportello. Mi urlavano contro e mi insultavano. Ho provato ad urlare chiedendo aiuto ma nessuno è corso in strada eppure le finestre dei balconi erano aperte.
Mi hanno spento due cicche di sigaretta sul braccio Mi tremano le mani e mi manca il respiro se solo penso a quella maledetta notte. Sono state sette belve.”.

Giorgio continua il suo racconto dicendo che è andato dai carabinieri per la denuncia, ma ha avuto tanto paura quando ha dovuto riconoscere gli aggressori, no perché fosse una persona omertosa ma perché la vita in quel pezzo di realtà di provincia è difficile.
Infatti, a Torre Annunziata e in particolar modo nel rione Penniniello, dove è accaduta l’aggressione e dove vive la vittima con i suoi genitori, Giorgio sa che c’è gente che non accetta la sua omosessualità e che lo giudica con molta cattiveria e sappiamo benissimo come la vita di quartiere è fatta spesso di pregiudizi.
Questa però è la cosa “meno importante”, perché adesso Giorgio dopo la denuncia ha proprio paura di qualche ritorsione nei suoi confronti o in quelli della famiglia.

Mentre la Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta contro ignori, sono arrivate le parole da parte del sindaco Vincenzo Ascione che ha offerto a Giorgio sia sostegno psicologico che sociale mettendo a disposizione sia il Comune che i servizi sociali.

Invece le associazioni LGBT campane hanno indetto per questa sera alle ore 19:40 in via Settembrini, una manifestazione per esprimere vicinanza e solidarietà a tutte le vittime di omofobia e razzismo.

Non possiamo e non dobbiamo tacere, non accetteremo mai questo clima di terrore e violenza in città”. Così Antonello Sannino, referente di Pride Vesuvio Rainbow.

360°NewsGay vi dà appuntamento a domani con nuove notizie provenienti dall’Italia e nel pomeriggio con la rubrica dedicata al mondo dell’otaku lgbt.

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