L'Unione europea sta pensando di sanzionare la Polonia per le Lgbt Free Zones

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La Commissione Europe, secondo alcune descrizioni, sarebbe intenzionata ad aprire una procedura contro la Polonia per le cosiddette “LGBT free zones”. Queste zone “libere dalle persone LGBT” sono state istituite da vari enti locali che impediscono le manifestazioni dell’orgoglio LGBT e altri eventi gay friendly. 
Questa proclamazione di comune free LGBT non ha conseguenze dal punto di vista giuridico sui cittadini, ma diversi tribunali polacchi hanno sanzionato questo atto di ostilità. Infatti, diversi provvedimenti hanno portato un contenimento del numero di zone che si definiscono “libere”, soprattutto a causa della pressione delle istituzioni UE, ma nella parte orientale è rimasta in vigore questa dichiarazione di ostilità basata sull’orientamento sessuale. A confermare la notizia di un imminente provvedimento da parte della commissione europea nei confronti della Polonia sono diverse diverse fonti riportate sia dall’agenzia francese Afp che da quella americana Bloomberg. “L’UE avviserà il paese che ha poca opportunità di correggere l’inflazione”. 
Questa inflazione, infatti, è stata segnalata sulla base dei Trattati e del mancato rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Una procedura che potrebbe durare anni e che richiederà sicuramente un passaggio di fronte ai giudici della Corte di giustizia dell’UE. Dopo questo iter, Bruxelles potrebbe imporre sanzioni al governo di Varsavia.

Sanzioni che potrebbero arrivare anche perché in passato la presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen ha definito le zone “LGBT free” aree senza umanità e che non hanno posto nell’Unione Europea. Parole che sono state rafforzate nelle ultime settimane sull’argomento della legge sulla propaganda gay ungherese. 

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