L'incredibile serata di Germania-Ungheria, dopo le tante polemiche

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Negli ultimi giorni il tema dell’omosessualità è stato accostato diverse volte a quello dello sport dopo che il portiere della nazionale tedesca, Manuel Neuer, ha indossato la fascia da capitano coi colori rainbow e dopo la proposta del sindaco di Monaco di Baviera Dieter Reiter di illuminare l’Allianz Arena coi colori rainbow in occasione di Germania-Ungheria, rigettata dall’UEFA, ieri il popolo sportivo tedesco ha dato una dimostrazione esemplare.
Ieri sera, infatti, alle 20:45 si è giocata la tanto attesa Germania-Ungheria, un vero e proprio spareggio per andare avanti nel torneo europeo, e come si dice la “vendetta” è un piatto che va servito freddo.

Inizio dicendo che appena i cancelli dell’Allianz Arena si sono aperti, diversi militanti lgbt con indosso il logo “rainbow to go, ha distribuito bandiere arcobaleno ai vari tifosi. 
Altri invece di propria volontà si sono presentati allo stadio con fasce e spille a tema.
La protesta è continuata durante l’inno magiaro con un’improvvisa e pacifica invasione di campo da parte di un ragazzo che sventolava la bandiera dell’orgoglio omosessuale. Tutto è ritornato alla normalità, il ragazzo è stato bloccato e portato fuori dal campo. 

Poi si inizia a giocare, Ungheria passa in vantaggio all’11° minuto con Szalai e dando il momentaneo passaggio agli ottavi di finale ai magiari. La Germania spinge ma trova pali, traverse e tiri che escono di nulla. Al 66° minuto arriva il meritato pareggio tedesco con Havertz che permetterebbe alla Germania di qualificarsi e all’Ungheria l’ultimo posto nel girone. Passano appena 120 secondi e Schäfer riporta nuovamente i magiari in avanti e la Germania fuori e qui dagli spalti si innalza il coro “Tedeschi gay, tedeschi gay” da parte degli ungheresi.
Secondo voi è finita? ma manco per sogno, come vi ho detto la “vendetta” è un piatto che va servito freddo e a 7 minuti dal fischio finale del match Goretzka segna il definitivo pareggio tedesco andando ad esultare con il gesto del cuore sotto la curva ungherese.
Germania agli ottavi, Ungheria del mio compaesano Marco Rossi fuori.
Per la prima volta posso dire di aver tifato Germania, una squadra, una nazionale che ha preso una posizione su un tema che forse molti sottovalutano e averlo fatto in una competizione continentale e visto in tutto il mondo è assolutamente da GRANDE squadra e da GRANDE nazione. Per quando riguarda l’Ungheria mi dispiace solo per il puteolano Marco Rossi.
Da oggi, però, si tifa solo Italia! 

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