Gay Center annuncia la chiusura di Refuge Lgbt

Buongiorno cari lettori
Il Gay Center di Roma, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, ha dato vita al progetto "Refuge Lgbt". Progetto che ha l'obiettivo di dare, appunto, rifugio a tutte le vittime di omotransfonbia e a chi viene cacciato di casa. 

" Dal 30 maggio la casa famiglia Refuge Lgbt rischia di chiudere e di non poter continuare a sostenere le vittime che chiedono aiuto. Per questo motivo abbiamo attivato una raccolta fondi per donare un futuro a questi ragazzi, evitando di lasciarli senza una casa dove vivere temporaneamente ". 

In questo momento sono otto i ragazzi ospitati, tre ragazze e cinque ragazzi con età compresa tra i diciotto e i ventitré. E Alessandra Rossi, coordinatrice di Gay Help Line, si affida a  Fanpage.it per muovere una dura critica alla Croce Rossa. 

" La Croce Rossa ha deciso di terminare la partnership con noi senza un adeguato preavviso che ci permettesse di andare avanti con la gestione della casa senza difficoltà. Ad un mese dall'annuncio di fine accordo ci troviamo a sostenere da soli questi ragazzi che vogliamo continuare ad accogliere per far sì che si possano proseguire coi progetti già iniziati e indispensabili per il loro futuro".

Immediata è stata la replica del Presidente della Croce Rossa di Roma, Debora Diodati, la quale dichiara che la data di fine accordo era già saputo e che i fondi privati, interamente di loro proprietà, saranno reinvestiti creando una struttura tutta loro. 

"È errato affermare che questo progetto di accoglienza a cui siamo molto legati termini qui. I ragazzi sono Stati informati di questo cambiamento e sono sereni, perché chi li ha seguito fino ad ora continuerà a farlo".

Speriamo che entrambe le associazioni riescano a portare avanti questo progetto di accoglienza molto importante per le vittime di omotransfonbia. 

360°NewsGay vi dà appuntamento a domani con nuove notizie dall'Italia e nel pomeriggio con la rubrica dedicata al mondo dell'otaku. 

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