Buon pomeriggio e benvenuti al nostro consueto appuntamento dedicato ai libri a tema LGBT.
Oggi vi consiglio: “La lingua perduta delle gru” primo romanzo dello scrittore statunitense David Leavitt, pubblicato nel 1986, dopo la raccolta di racconti intitolata Ballo di famiglia.
La storia ambientata nel 1980 a New York, si occupa principalmente di raccontare la storia di un giovane ragazzo gay che rivela la propria omosessualità ai suoi familiari, con le loro reazioni e le difficoltà che questo comporta.
TRAMA: Viene narrata la vicenda di una famiglia borghese tradizionale e della sua implosione quando il figlio sceglie di fare coming out. Philip vive solo in uno squallido appartamento ed è un assiduo frequentatore dell’Est Village; giovane che lavora nel campo dell’editoria, in termini di conquiste amorose è un autentico disastro, finendo sempre di male in peggio e non accorgendosi minimamente del ragazzo che lo aspetta e che ha sotto il naso.
Dopo l’ennesimo folle innamoramento, pur essendo stato scaricato, decide di punto in bianco di smetterla con l’ipocrisia e confessa le proprie preferenze sessuali ai genitori. Ciò appare come un duro colpo al padre Owen; l’uomo rivede se stesso e le proprie fantasie sessuali rinnovatasi per anni nei confronti di persone dello stesso sesso, che hanno finito per trascinarlo alla ricerca d’incontri occasionali all’interno dei cinema porno. Una domenica Philip l’ha sorpreso in una di queste sue scorribande.
Per lungo tempo ha ignorato sia i propri sentimenti sia quelli del figlio e che capisce che solamente attraverso l’accettazione innanzitutto di se stesso potrà poi anche riconoscere serenamente l’identità di Philip. La madre del ragazzo, Rose, è invece una “donna forte” che deve assumere su di sé il doppio senso di colpa, sia nei riguardi del marito che del figlio, la cui reazione caratteriale si alterna tra incomprensione e rabbia.
Il padre di Philip finisce col rendersi conto di aver fino ad allora represso la propria esistenza, finendo con lo sposare una donna e aver un figlio, nascondendo i suoi più autentici impulsi per tutto il tempo, lasciandoli trasparire solo al buio nelle sere domenicali o chiamando le hotline. Il figlio si dovrà così trovare a gestire anche in parte la disperazione e sofferenza del padre.
360°NewsGay vi dà appuntamento a lunedì prossimo con un nuovo libro lgbt e a questa sera con le notizie provenienti dal mondo.
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