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MESSICO: in Messico le discriminazioni verso le persone omosessuali sono all’ordine del giorno, come quella che è stata denunciata da una coppia di San Luis Potosì, che ha subito una discriminazione da parte di un’agenzia immobiliare.
Secondo Animal Polìtico, Luis Azamat e Gustavo Mayén hanno analizzato diverse offerte immobiliari e la scelta è caduta su La Viña Residencial, di proprietà della Opciòn Desarrollos Inmobiliarios.
Da quanto ha riferito Luis, la commessa dopo aver controllato il CURP ed essersi accorta che il partner era un uomo, ha cambiato l’atteggiamento diventando scortese. Gustavo quindi chiama la suddivisione per capire se ci fossero problemi ed arriva ad assisterli, scusandosi per l’accaduto, l’agente immobiliare Javier Govea. Però, qui accade decisamente qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato. Infatti, Lucia Rueda, madre del manager Carlos Morales, ordina al figlio di bloccare la coppia nel sistema in modo tale che nessuno potesse assisterli.
La coppia quindi si rivolge ad Animal Polìtico, che intraprende un’azione legale per questa palese discriminazione, in un paese dove la giustizia per la comunità LGBT è assente.
Secondo l’ultimo rapporto del National Discrimination Survey (ENADIS) risalente al 2017, il 33% delle donne ed il 41% degli uomini intervistati hanno indicato che non avrebbero mai affittato una stanza ad una persona transessuale, mentre il 30% delle donne ed il 35% degli uomini non avrebbero mai affittato una stanza né a persone gay né a quelle lesbiche.
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