DDL ZAN calendarizzato in Senato, adesso bisogna approvarlo.


Buongiorno miei cari lettori.


Ieri in Senato, dopo il raggiungimento di un’intesa sull’ordine del giorno al decreto Covid sul coprifuoco e la bocciatura della mozione di sfiducia al ministro della Salute Speranza, la maggioranza finalmente è riuscita a calendarizzare il ddl Zan. Infatti, messa ai voti è passata grazie a 13 favorevoli da parte di Pd, M5s, Leu e Italia Viva, contro gli 11 contrari del centrodestra.

La legge contro l’omotransfobia, misoginia e abilismo è stata calendarizzata in Commissione Giustizia al Senato. Finalmente ora può iniziare la discussione anche in questo ramo del Parlamento, per l’approvazione definitiva”, così Alessandro Zan su Twitter.

Il senatore leghista, Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia al Senato che ha tenuto in qualche modo in stallo il ddl per mesi dall’approvazione ottenuta in Parlamento, così ha dichiarato:

Il voto sul calendario dei lavori ha certificato che, in Commissione Giustizia, la maggioranza è spaccata. Al successivo incardinamento del disegno di legge Zan, seguiranno le audizioni e il dibattito sulle proposte emendative. Poiché sono stato confermato presidente, per garantire chi è favorevole al ddl e chi non lo è, tratterrò questa delega. La relazione che avvia i lavori dovrebbe iniziare giovedì 6 maggio”.

Infine, sulla calendarizzazione del ddl Zan, intervengono anche i vescovi tramite la Cei, Conferenza episcopale italiana, che affermano di dover riaffermare la singolarità e l’unicità della famiglia, costituita dall’uomo e dalla donna. Sperano che si apra un dialogo che comprenda anche la voce dei cattolici italiani, ma che questa legge, che combatte la discriminazione, non deve giungere all’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna.

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