Buongiorno miei cari lettori.
Qualche giorno fa Francesco Oppini, reduce dalla bella esperienza del Grande Fratello Vip 5, ha subito gravi insulti omofobi per il suo rapporto speciale che ha instaurato con Tommaso Zorzi all’interno della casa più spiata d’Italia.
Se fino ad ora il giffino è stato in silenzio sua madre, Alba Parietti, non le ha mandate a dire:
“Se mi rode che seconde te lui è ri*****ne? No guarda, per niente. Se lo fosse sarei davvero contenta per lui. Il punto è che tua madre invece un figlio così idiota e così volgare, così ignorante come lo giustifica con le amiche e i parenti? Se io avessi un figlio gay sarei orgogliosa di averlo, ma se avessi un figlio come te, sarei veramente disperata”.
La soubrette piemontese poi, durante un’intervista, ha parlato proprio di questo rapporto tra il figlio e Tommaso Zorzi:
“Mi hanno detto che questo loro rapporto speciale è uno schiaffo all’omofobia. Per me l’amicizia tra due persone intensa e così profonda senza limiti di orientamento sessuale, colore, nazionalità, forma, religione è semplicemente normalità. La normalità con cui si accettano le differenze come una logica conseguenza dell’evoluzione propria e del mondo che deve cambiare e regalarsi nuove opportunità. Se la grande amicizia tra Tommy e Francesco ha abbattuto qualche muro di stupidità, mi fa piacere. Ma la vera bellezza sta negli occhi di chi guarda le cose per come sono. Un amore un sentimento è sempre degno di grande tatto e rispetto perché si tratta di persone”.
Alba Parietti, sempre molto vicina alla comunità LGBT anche con i suoi interventi social e nei salotti televisivi in cui condanna l’omofobia, durante questa intervista paragona le icone gay con le altre, definendo il mondo omosessuale meraviglioso perché non va alla ricerca della gioventù obbligata. Infatti, secondo la Parietti, le icone gay rimangono tali fino a quando si avrà memoria e non come le altre che dopo una certa età, quando la bellezza inizia a lasciare spazio ai segni dell’esperienza vissuta e quindi a qualche ruga in più, vengono messe nel dimenticatoio.
Sicuramente questa è una bella verità che va però a cozzare con un mondo omosessuale che fa della bellezza un metro di giudizio, perché gira che ti rigira la superficialità è sempre una triste quotidianità.
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