Viaggiando a 360°: Alla scoperta dell'Algeria


Buon pomeriggio miei cari lettori.





Oggi è domenica e cosa vi propone 360°NewsGay? Ovviamente un bel viaggio col dono dell’immaginazione.





Infatti Viaggiando a 360° vi porta in Africa, precisamente in Algeria, ufficialmente chiamata Repubblica Democratica Popolare di Algeria, uno Stato dell’Africa del nord (con circa 42 milioni di abitanti) appartenente al Maghreb, in gran parte occupato dal deserto del Sahara. La capitale è Algeri.





In termini di superficie è il più grande stato del continente africano, il più grande del mondo arabo e il decimo al mondo. A nord è bagnato dal Mar Mediterraneo, a nord-est confina con la Tunisia, ad est con la Libia, a sud-est con la Mauritania e ad ovest con il Mali ed il Marocco.
È uno Stato membro dell’Unione Africana, della Lega araba, fa parte dell’OPEC e ha contribuito nel 1988 alla creazione dell’UMA, Unione del Maghreb Araba.





MAQAM ECHAHID
Il nostro viaggio parte dal monumento commemorativo della guerra d’indipendenza d’Algeria, il Maqam Echahid, realizzato nel 1981-1982. Esso è stato inaugurato dal presidente algerino Chadli Bendjedid nel febbraio 1986.





Foto di LoL




GIARDINO BOTANICO EL HAMMA
Il Test Garden of Hamma è un giardino botanico, di 32 ettari di giardini e 20 ettari di arboreto, situato nel distretto di Mohamed Belouizdad di Algeri.
Nel 1832, Pierre Genty De Bussy, l’intendente civile, e il generale Antoine Avisard, governato ad interim, decisero di prosciugare le paludi ai piedi della collina di Arcade. L’Orto Botanico di Hamma è stato quindi creato su un’area di 5 ettari per fare non solo una fattoria modello ma anche un giardino di prova, che poi divenne il bellissimo giardino che è oggi.





Foto di Abdelbasset Kabar




BASILICA DI NOSTRA SIGNORA D’AFRICA
È una chiesa cattolica di Algeri, che ha dignità di basilica minore. Essa guarda il mare dalla cima di un promontorio alto 124 metri, situato a nord del centro di Algeri e collegato alla località di Bologhine tramite una funivia.
La prima pietra fu posta il 14 ottobre 1855 dal vescovo di Algeri, monsignor Pavy e venne consacrata dal cardinal Lavigerie il 7 luglio 1872.





Foto di Omar Hamdi




FORT SANTA CRUZ
È uno dei tre forti (collegati tra di loro da un tunnel) di Oran, la seconda città portuale dell’Algeria, gli altri due forti sono Fort de la Moune all’estremità occidentale del porto e Fort Saint-Philippe, una sostituzione del vecchio castello dei Santi noto in spagnolo come Castillo de los Santos, al centro di Oran.
Fort Santa Cruz fu costruito tra il 1577 e il 1604 dagli spagnoli sul Pic d’Aidour sopra il Golfo di Oran nel Mar Mediterraneo, ad un’altitudine di oltre 400 metri.
Nel 1830, i francesi occuparono Oran e il forte.
Accanto al forte si trova una piccola cappella conosciuta come Cappella di Santa Cruz, è stata ristrutturata con una torre, che ha un’enorme statua della Vergine Maria che si dice sia una replica di quella di Notre-Dame de la Garde di Marsiglia, in stile Notre-Dame du Salut de Santa Cruz.





Foto di Naser Bakhti




QAL’A DEI BANŪ HAMMĀD
La cittadella degli Hammadidi” è un sito archeologico che si trova presso l’odierna città di Bishāra, a circa 200 km a sud-est da Algeri. Si tratta di uno dei complessi fortificati della civiltà islamica più antichi e meglio conservati. Qui venne istituita nel 1007 come prima capitale della dinastia degli Hammadidi, successivamente distrutta nel 1152.
Fra le sue rovine, sono degni di nota il palazzo e la moschea, una delle più grandi d’Algeria.





Foto di Legouizi Larbi




TIKJDA
È una stazione sciistica situata in una catena montuosa chiamata Djurjura, nel nord dell’Algeria, con in’altitudine d 1.600 metri, nella provincia di Bouïra.
In estate, Tikjda offre passeggiate, arrampicate su roccia e molto brevi escursioni, con luoghi come Point de vue Djurdjura e Gouffre de l’Akouker.
L’area intorno ha molte vette e colline ricoperte di foreste di cedri e nelle giornate limpide può essere avvistato il Mar Mediterraneo.





Foto di Hocine Boudjemaa




MUSEO NAZIONALE DEL BARDO
È un museo localizzato ad Algeri. In origine l’edificio era una villa in stile moresco e costruita nel XVIII secolo, fu proprietà del principe tunisino Mustapha ben Omar, fino al maggio 1881. A seguito dell’occupazione francese della Tunisia, la villa ha più volte cambiato proprietario, l’ultimo noto fu la signora Frémont, sorella di Pierre Joret, che nel 1926 decise di cedere la villa allo Stato, che appena un anno dopo la trasformò in un museo.





Foto di Imad Hadjersey




PARCO NAZIONALE DI GOURAYA
È uno dei parchi nazionali costieri dell’Algeria e si trova nella provincia di Béjaïa, vicini al santuario di Sidi Touati.
Il parco è diventato un parco nazionale algerino nel 1984 ed è stato riconosciuto dell’UNESCO come riserva della biosfera nel 2004.





Foto di Mohamed El-Habib Baba Ali




MONTE TAHAT
È la montagna più alta dell’Algeria e si trova nel massiccio dell’Atakorm nel cuore dell’Ahaggar. È una montagna di origine vulcanica e si trova nella zona arida del Sahara.









MOSCHEA KETCHAOUA
Chiamata anche Ketchawa, è un edificio di culto di Algeri, costruita nel 1794 dal Dey Bacha Hassan. Nel 1832 fu trasformata in cattedrale di Saint Philippe dei francesi, che ne alterarono l’architettura originale. Torna a essere una moschea nel 1962, quando l’Algeria ottiene la sua indipendenza.





Foto di National Geographic Algeria




Dal punto di vista dei diritti LGBT+, la comunità arcobaleno deve affrontare difficoltà e problemi che altri cittadini non incontrano. Infatti, l'omosessualità è punibile con anni di carcere, sicuramente meno pesante di altri Paesi musulmani dove è in vigore addirittura la pena di morte.





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