L'aggressione di Roma è tutta una farsa


Buongiorno cari lettori.





Con “L’aggressione di Roma è tutta una farsa” possiamo racchiudere semplicemente così ciò che dice Sara Reho, componente del partito di Mario Adinolfi che si affida ad un lungo post sulla pagina del partito, per delucidarci su uno dei “complotti più geniali al mondo”.





Foto di Gayburg




In questo post la Reho scrive come sono andati i fatti, almeno la dinamica la sappiamo grazie ad un video girato da un testimone dell’aggressione, e proprio su questo punto che Reho inizia ad avanzare dubbi:





Il picchiatore non si avvicina a lui e non gli chiede di mettere giù il telefono. Uno dei due ragazzi si nasconde quasi subito dietro una colonna, l’altro indietreggia e non si difende, mentre la terza persona registra il tutto con il cellulare; di solito, quando si viene attaccati, interviene l’istinto di sopravvivenza che porta la persona a difendere la propria vita e quella dei propri cari”.





Dopo aver posto questi dubbi, passa direttamente all’attacco esponendo le motivazioni di questa “messa in scena” come nei migliori film di complotti internazionali.





Subito dopo la pubblicazione di queste immagini tantissime associazioni pro LGBT e alcuni politici hanno colto la palla al balzo per chiedere l’approvazione del ddl Zan, secondo me non vedevano l’ora di sollevare un nuovo caso mediatico per far approvare questa legge liberticida. Quando una persona aggredisce qualcuno viene già punita dalle normative vigenti con l’aggiunta di aggravanti (in casi come questo “futili e abbietti motivi”), indipendentemente dall’orientamento sessuale della vittima.
I metodi usati dalle lobbies LGBT per far approvare il ddl Zan sono vergognosi e inaccettabili in una democrazia: creare dei casi mediatici per fare il lavaggio del cervello ai cittadini e convincerli ad aiutarli a far pressione sui parlamentare per far emanare una legge liberticida è una cosa tipica delle dittature”.





Io invece di vergognoso noto solo il fatto di negare l’evidenza di quello che è la nostra società.





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