Buonasera miei cari lettori.
Il nostro approfondimento serale ci porta a Chicago a parlare della Chicago LGBT Hall of Fame, fondata nel 1991 come Chicago Gay & Lesbian Hall of Fame, che quest’anno compie trent’anni e allora come oggi, ha lo scopo di onorare persone ed entità nominate dal pubblico, che hanno dato un contributo significativo alla qualità di vita o al benessere della comunità LGBT di Chicago.
I criteri di candidatura e i moduli della stessa sono disponibili su www.chicagolgbthalloffame.org/nominate e le candidature saranno esaminate da un comitato composto dagli attuali membri della Chicago LGBT Hall of Fame.
La cerimonia si terrà nell’ottobre 2021 e non si sa se avverrà virtuale come nel 2020 o con una vera e propria cerimonia.
Oggi la Chicago LGBT Hall of Fame è la prima hall of fame sponsorizzata dalla città dedicata a persone, organizzazioni, organizzazioni comunitarie e sostenitori LGBT negli Stati Uniti. Ma ripercorriamo brevemente la sua storie dal 1991 ad oggi.
Come abbiamo detto è stata fondata nel 1991 col nome di Chicago Gay & Lesbian Hall of Fame e dalla sua fondazione al 2016 essa si basava sul sostegno finanziario e del personale della città di Chicago. La prima cerimonia si svolse durante il Pride Week e si tenne al Chicago City Hall. Il sindaco Richard M. Daley ha ospitato la cerimonia e, in seguito, le foto dei vincitori sono state esposte nel municipio.
La città ha cessato di finanziare la Gay & Lesbian Hall of Fame nel 2016 sotto l’allora sindaco Rahm Emanuel. Venne rinominata Chicago LGBT Hall of Fame e sostenuta e mantenuta dai Friends of the Chicago LGBT Hall of Fame, un’organizzazione no-profit, con l’approvazione e la collaborazione della città di Chicago.
La Hall of Fame non ha strutture fisiche ma mantiene un sito web che consente a chiunque di visitare la Hall of Fame in qualsiasi momento.
Katghy Caldwell, co-presidente del consiglio, ha dichiarato: “E’ importante continuare a riconoscere i risultati degli abitanti di Chicago, passati e presenti, soprattutto perché molti dei promotori e degli shaker originali della comunità sono passati e non sono dimenticati”.
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