Aggressione di Rovereto: le Associazioni chiedono la legge Zan

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L’11 marzo scorso, a Rovereto, due ragazzi di 26 e 22 anni originari di Bergamo e trasferitisi a Rovereto per viversi la loro vita di coppia, sono stati aggrediti e minacciati verbalmente.
Infatti, Daniele (nome di fantasia usato da diversi siti per questione di privacy per il ventiseienne) che si era preso una pausa sigaretta dalla ristrutturazione di un mobile, si è sentito urlare dal poggiolo dell’appartamento di fronte frasi come “Che cazzo hai da guardare FROCIO!”, “Ficcati il mobile nel cxxo”, per poi passare a delle vere e proprie minacce con “Scendi di sotto, se ti trovo in strada ti spacco i denti”.
Ciò è quello che ha subito la coppia per altri 5 minuti, dopodiché hanno deciso di chiamare i carabinieri e di sporgere denuncia.

Dopo due settimane intervengono tramite una nota congiunta l’Arcigay del Trentino, Agedo Trentino e le Famiglie Arcobaleno del Trentino – Alto Adige:

“Sono fatti che addolorano, ma che non stupiscono chi opera quotidianamente a supporto della comunità LGBT. In un Paese in cui moltissime coppie evitano per sicurezza di tenersi per mano o singoli/e di fare coming out; ma in cui omofobia e odio si esprimono, loro sì, alla piena luce del giorno. È ora che il Parlamento acceleri l’iter di approvazione del disegno di legge Zan”.

Poi si rivolgono alle istituzioni locali (comunali, regionali e provinciali) auspicandosi che aderiscano alla Rete Ready (comunità di amministrazioni impegnate contro l’omotransfobia).

Purtroppo nelle ultime settimane il numero di aggressioni è in netto aumento, come l’esasperazione della comunità LGBT e delle associazioni che non vedono alcun passo in avanti per la tutela di una buona parte della società.

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